Progetto finanziato da Regione Friuli Venezia Giulia
Bando “Novecento”, Avviso 2023
L’Opera di Marcello Mascherini (Udine, 1906 – Padova, 1983), tra i maggiori scultori italiani del Novecento, gode di vastissima bibliografia con testi di giornalisti e critici d’arte italiani e stranieri, tra cui non pochi poeti, scrittori e intellettuali.
Il giovane Mascherini inizia a collaborare come illustratore a riviste femminili dirette dalla poetessa Ada Sestan e dalla giornalista Ave Giorgianni; tra gli anni venti e trenta è appoggiato a Trieste dall’intellettuale giornalista Silvio Benco, dal giovane e acuto critico Manlio Malabotta, futuro collezionista e notaio, dal poeta dialettale Guido Sambo, mentre riviste di cultura, quali La Panarie, L’Eroica e Le Tre Venezie riportano le sue dichiarazioni sull’arte e sulla vita. Stringe quindi rapporti intensi con lo scrittore Giani Stuparich, il poeta dialettale Virgilio Giotti, la poetessa Lina Galli e l’artista scrittrice Anita Pittoni. Fondatore e dirigente del prestigioso Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, nel secondo dopoguerra Mascherini allarga i contatti con personalità della cultura nazionale e internazionale, quali ad esempio l’architetto, critico e giornalista Agnoldomenico Pica, i critici intellettuali Gillo Dorfles, Raffaele Carrieri, Fortunato Bellonzi, Garibaldo Marussi, Guido Ballo, Bernhard Degenhart. Sviluppa il teatro a Trieste come scenografo, costumista e regista e verrà invitato per scene e costumi al Teatro dell’Opera di Roma nel 1969/1970. Il futuro giornalista e scrittore Enzo Bettiza, in esilio dalla costa dalmata, gli fa da segretario prima di trasferirsi a Milano nel 1953. Sodalizza con gli scrittori Pier Antonio Quarantotti Gambini, Elio Predonzani, Sergio Miniussi, Fulvio Tomizza, Manlio Cecovini. Quando negli anni sessanta trasferisce l’abitazione e l’atelier da Trieste sul Carso di Sistiana, incontra più volte Giuseppe Ungaretti e intrattiene profondi rapporti intensi con i poeti Biagio Marin e Alfonso Gatto, il critico editore Vanni Scheiwiller e il bibliotecario intellettuale Stelio Crise.
Si è scelto di focalizzare la ricerca sui giudizi di autori letterati, spesso intellettuali di elevata sensibilità, che hanno conosciuto l’uomo artista Mascherini e ne hanno scritto, individuando le seguenti aree di analisi (titoli provvisori):
Il comitato scientifico è composto da Cristina Benussi e Massimo De Grassi dell’Università di Trieste, da Alessandro Del Puppo dell’Università di Udine e da Francesco Bordin dell’Archivio Marcello Mascherini di Azzano Decimo (Pordenone). Saranno selezionati studiosi di arte e letteratura, ognuno dei quali svilupperà un tema convenuto, utilizzando i documenti disponibili presso l’archivio dell’artista, estendendo la ricerca ove necessario. Ogni studioso presenterà i propri risultati in gennaio 2025 al Convegno di studi presso l’Università di Trieste in prima sessione e in seconda sessione presso la Casa-Museo Mascherini a Sistiana (Duino-Aurisina). I saggi di impronta multidisciplinare saranno consegnati al comitato scientifico entro febbraio 2025 e impaginati negli Atti del Convegno di studi, pubblicazione che verrà realizzata entro aprile 2025 e presentata in varie sedi. Il progetto comprende l’organizzazione della mostra d’arte e documentaria Mascherini. Scultura come poesia, che si terrà nell’estate 2024 alla Galleria d’arte di Portopiccolo (Sistiana) e successivamente al Goriški Muzej presso il Castello di Kromberk (Nova Gorica, Slovenia). Saranno inoltre organizzate visite guidate alla Casa-Museo Mascherini con presentazioni sui temi cari allo scultore.
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